venerdì 25 gennaio 2013

PASSEGGIATA LUNGO LA MARTESANA


Quando abbiamo preso questa casa l'intercalare del nostro agente immobiliare era  "... e poi siete a due passi dalla martesana "
C' è il sole e la rana termometro mi dice che ci sono 11 gradi esterni (sapevo sarebbe diventata indispensabile) così usciamo come 3 giovani marmotte, mai metafora fu più pertinente, niente passeggino perchè ci sentiamo esploratrici e sfoggiamo la nostra fascia da mamma sprint e partiamo. Dopo un primo pezzettino di strada con grandi palazzi, la martesana ci conquista: un corso d'acqua quasi pulito fiancheggiato dal verde, tanto verde, solo verde intervallato da aree cani deserte ma anch'esse verdi; abbraccio la violetta, contenta per averla portata in mezzo alla natura nel cuore di Milano, e le racconto tutto quello che ci circonda, sentiamo il cinguettio degli uccellini, la strada è pedonale quindi posso sbandare e la biska saltella come un leprotto... non è la biska, è proprio un leprotto che cerco inutilmente di far vedere alla viola, guarda viola guarda! Proseguiamo e in rapida successione incontriamo tutta una serie di uccelli acquatici: le anatre, i germani reali, le gallinelle d'acqua, un cigno, una colonia di gabbiani... perchè ci sono i gabbiani a milano sulla martesana? volano, planano, pescano, si appoggiano, sono molto a loro agio. Continuiamo la  passeggiata che si sta rivelando avvincente pur rimanendo sconcertata per gabbiani e cigno, e poco dopo notiamo alcune onde anomale nel canale... ricordate la metafora della giovani marmotte? bene, per assurdo che possa sembrare, sull'argine c'è Ciak castoro che traffica! Mi sento Darwin e inizio un'osservazione che vorrebbe essere quasi partecipata ma subito mi accorgo che non si tratta del vecchio ciak e neanche di un elegante lontra... vedo coda lunga e dentoni gialli: è una nutria, una grossa e grassa nutria che ci sta fissando; d'istinto stringo la viola nella fascia e a guardar bene mole e sguardo della bestiola forse è il caso che ci metta  dentro anche la biska. Ci allontaniamo senza mai darle le spalle e lei ci lascia andare. Mai visti così tanti animali selvatici senza pagare, al livello del safaripark di pombia, un susseguirsi di specie quasi inquietante... peccato che gli incontri umani siano stati  esclusivamente geriatrici  e nemmeno tanto frequenti fatta eccezione per i numerosi pescatori (ma perchè anche i pescatori...). La passeggiata lungo la martesana è solitaria, silenziosa, umida e fitta di animali,  insomma, il paradiso del cacciatore. Superato il disagio rimane comunque un bel tuffo nella natura che a violetta e biska è piaciuto molto.

Gli amici della martesana:
LEPROTTO
GERMANO REALE
GALLINELLA D'ACQUA
CIGNO
GABBIANI SULLA STACCIONATA

NUTRIA CHE CAMMINA
NUTRIA CHE NUOTA
PESCATORI

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