martedì 26 febbraio 2013

IL BUON ESEMPIO

Sono certa che l'anno scorso avrei rinunciato, ma da quest'anno le cose sono combiate.

Per iscrivere la violetta all'asilo nido ci vuole un pin, e no un pin a caso, quello ufficiale rilasciato del comune di milano (già richiesto e ottenuto anche se all'inizio ho provato a inserire quello dell'inps che non si sa mai...) ed è necessaria la residenza all'interno del comune stesso: avevamo già il domicilio ma non basta, quindi abbiamo chiesto il cambio e siamo diventate ufficialmente milanesi dal 7 gennaio. Allo sportello dell'anagrafe, una signora gentilissima e chiacchierona non solo mi ha dato tutte le info necessarie ma mi ha anche raccontato della sua esperienza al nido con i figli; sta di fatto che il cambio di residenza è immediato perchè ti consegnano subito il foglio da allegare alla patente finchè non arriva il bollino da attaccare alla stessa, tempo due giorni arriva il messo comunale a verificare che effettivamente viviamo a Milano e alle comunicazioni con l'ormai vecchio comune pensano i nuovi incaricati. NON DEVO AGGIORNARE NESSUN DOCUMENTO, quando scadranno sarà automatico il passaggio.Tutto fila liscio.

Poi una mattina ho un dubbio: ma la tessera elettorale segue lo stesso ragionamento? Al fidanza è arrivata per posta una busta con l'adesivo della residenza aggiornata da attaccare su quella vecchia, ma a me nulla. Chiamo lo 020202, call center del comune di milano con l'ambizione di risolvere tutti i tuoi problemi, e spiego la situazione; risposta "LA NUOVA TESSERA NON FARA' IN TEMPO AD ARRIVARE, DEVE RECARSI ALL'ANAGRAFE PER FARE IL CAMBIO PERSONALMENTE"... all'anagrafe di milano? chiedo io... "MA CERTO SIGNORA, DOVE ABITA LEI? SE HA FATTO IL CAMBIO DI RESIDENZA SA CHE ADESSO RISIEDE A MILANO?"... ok, ci sta che mi prenda un po' per il culo col tono saputello ma se c'è una cosa che ho imparato è che per le pratiche burocratiche non c'è mai una domanda troppo stupida da fare. Chiedo nuovamente (perchè ho scoperto che se fai la stessa domanda due volte la risposta diventa più esauriente e che se riassumi quanto appreso faciliti le correzioni): "quindi vado all'anagrafe di milano con la vecchia tessera, mi danno uno sticker da applicare e poi posso andare a votare nella nuova sede che coincide con quella indicata sulla tessera del fidanza che ha la mia stessa residenza?" "SI SIGNORA, E' PROPRIO COSI'", come a dirmi che finalmente ci sono arrivata.

Febbre, neve, vaccino, open days al nido, ancora febbre e ancora neve, è il lunedì delle votazioni e devo andare all'anagrafe. Andiamo in quella vicino a casa: chiusa per lavori; istruzioni su come raggiungerne un'altra: arriviamo e ho qualcosa come 38 persone davanti che dopo 30 minuti diventano 37... vorrei fare in tempo a votare quindi cambiamo anagrafe. Andiamo in quella del quartiere isola (vicino alla prossima futura casa che così inizio a inserirmi nel giro...) e nessuna coda mi separa dalla risoluzione (ormai è mezzogiorno ma tanto i seggi sono proprio nella scuola sotto casa) ma un improvviso malore del vecchietto davanti a me complica un po' le cose: primo soccorso, facciamolo sdraiare anzi no sedere, arrivano acqua e zucchero, serve un'ambulanza, chiama l'ambulanza, arriva l'ambulanza e tutto riprende. Mi siedo al mio sportello con tessera vecchia e carta d'identità, il gentile impiegato inserisce i miei dati e poco dopo mi dice "NO, LEI NON PUO' VOTARE A MILANO, DEVE ANDARE NEL PAESE DELLA SUA VECCHIA RESIDENZA"... lo informo che si sbaglia perchè allo 020202 mi hanno spiegato che... ma lui non mi lascia nemmeno finire, gira lo schermo verso di me e leggo "INCOERENZA E IMPOSSIBILITA' DI PRATICA". A turno insultiamo lo 020202 , lui perchè sostiene che mettono in questo call center personale non preparato a rispondere su qualunque richiesta e che poi i casini se li devono sempre sbrigare loro del comune, io perchè mi sono fatta prendere per il culo gratis. Devo per forza andare a Wallnut Grove se voglio votare perchè risulto ancora iscritta in quel seggio elettorale. Nevica, manca un'ora e mezza alla fine del voto e mi separano dal mio diritto sia la milano-meda che la saronna-monza. Sarà il digiuno congiunto ai piedi fradici e alla tachipirina, ma inizia a farsi largo nella mia mente il pensiero che forze superiori non vogliano farmi votare...

Sono certa che in qualunque altro momento della mia vita avrei lasciato perdere, tanto non sarà mica il mio voto quello decisivo, ma questa volta mi sento una responsabilità addosso davvero grande: la mia violetta. Devo darle il buon esempio.

Partiamo e con la bufera alle spalle ma anche all'orizzonte arriviamo in tempi record ai seggi e alle 14.48 IO VOTO. Poi ieri sera aspetto i risultati con fierezza e orgoglio di cittadina e madre ... e, sempre per darle il buon esempio, non dico nulla quando vedo la schermata delle proiezioni finali, ma se la violetta fosse stata capace di leggere, una parolaccia me l'avrebbe letta in faccia.

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