lunedì 25 febbraio 2013

PASSEGGIATA TRA LE TORRI







Giornata di sole, non fosse per la temperatura sarebbe primavera: era l'ora, da quando è arrivata la violetta nevica ogni 15 giorni e ormai mi ero convinta di aver dato alla luce LA REGINA DELLE NEVI ma invece c'è ancora speranza. Figlia nel marsupio e biska al guinzaglio, borsa leggera (solo una camomilla per le emergenze).
Usciamo per andare a vedere la  piazza di Porta Nuova Garibaldi, inaugurata a dicembre e dedicata a Gae Aulenti... peccato, perchè tutti la continueranno a chiamare piazza di porta nuova: ci siamo giocati uno dei pochi luoghi legati al nome di una donna. 


Arriviamo dalla stazione garibaldi e l'impatto è notevole ma chiaramente ho il vuoto nella mente: ora, so di essere davanti a qualcosa che vedo per la prima volta ma non ho idea di cosa ci fosse prima, e parliamo di un bel po' di spazio, mica di un negozio, 300.000 metri quadrati di spazio dei quali non ricordo nulla (devo dare un nome a questa disfunzione, ho bisogno di una diagnosi); grattacieli di vetro e ferro e col sole che riflette mi ritrovo anche oggi a pensare agli occhiali da sole che devo assolutamente comprare, anche per la violetta che strizza gli occhi tra cappello cappuccio e marsupio (mia madre sono certa aggiungerebbe una sciarpa)... la biska può imparare a piegare le orecchie che tanto sono lunghe. 

foto.JPGCostruire una piazza è un concetto complesso: per me le piazze esistono prima di tutto il resto, una piazza deve avere una storia per piacermi, si deve sentire vocio di mercato e ... attenzione, vedo sia una scala mobile che un ascensore... ok, questa nuova piazza è fantastica. Trascinando la biska lungo la scala mobile (l'ascensore mi sembrava eccessivo) arriviamo proprio dentro la piazza e tutto mi aspettavo fuorchè così tanta acqua; cascatelle e pozze con il livello dell'acqua a filo che un po' fanno mare e un po' fanno gardaland.

 Per un pelo riesco a bloccare il tuffo di testa della biska, fa una piroetta a mezz'aria e poi con fare di chi sa di aver quasi fatto una cazzata (odia l'acqua) si limita a una sbirciatina da lontano...
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La piazza è stata realizzata dall'architetto argentino Pelli, è rialzata rispetto alla strada e attraverso un ponte pedonale si collega a corso como da una parte e al quartiere isola dall'altra. Mentre passeggiavamo ho sentito qualche parere di chi come me era lì per la prima volta e la frase più usata è stata "sembra Dubai"... non so, non ci sono mai stata, a me è venuto in mente il porto nuovo di varazze, ferro e legno. Al centro c'è il solar tree  artemide, un albero di bolle con led che si illuminano grazie alla luce solare accumulata durante il giorno e tutt'intorno una seduta infinita... già mi vedo d'estate coi piedi a bagno, la violetta coi braccioli e la biska nel marsupio.Abbiamo anche scovato un'opera acustico visiva che sarà la gioia dei bambini.


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Tutto il percorso è davvero accessibile, ci sono aree verdi per cagna (tutte inaugurate e marcate) e anche se fossimo venute col passeggino ci saremmo potute muovere agilmente ovunque.
Ci sono in programmazione molti eventi ogni sabato pomeriggio: l'intenzione di renderla una piazza viva sulla carta c'è, verremo a verificare perchè gli eventi anche per i piccolotti sono davvero molti.
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Al momento è ancora poco vissuta ma leggendo il progetto presto sarà abitata da uffici, spazi commerciali e culturali, ci sarà l'interesse di soggetti di moda e ristorazione e attività aperte anche la sera; e poi ci saranno case, dal bosco verticale di Boeri alle torri residenziali delle varesine con suggestivi nomi (solaria, solea e aria), dalle corti di corso como alle ville di porta nuova e le residenze dei giardini... e qui inizia la missione spaccamaroni al fidanza: se deve essere Milano la nostra casa, allora dovrà essere questa la zona, mica l'ombreggiata periferia (perchè di sole qui ne hanno portato via tanto e se non sei al centro del podio, il resto è ombra...).

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